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Questi scrisse a De Gérando, Cancelliere del Consolato francese1 in Roma, che «i negoziati di Lesseps erano stati officialmente disapprovati dal Governo e revocati i poteri.

» Essere dunque in errore il Governo romano se attendeva la ratificazione delle convenzioni.

» Del resto, la Francia non avere che uno scopo: la libertà del venerabile capo della Chiesa, la libertà degli Stati romani e la pace del mondo.

» La sua missione essere essenzialmente liberale e protettrice delle popolazioni. Le sue istruzioni essere interamente conformi a quelle del generale Oudinot».

De Gérando partecipò quanto sopra al Triumvirato 2.

Mazzini rispose a De Gérando difendendo la buona fede del Governo romano nelle convenzioni conchiuse con De Lesseps. Sostenere che, confrontando le date, l’Europa dirà che il Governo francese volle ingannare il Governo romano.


16. — Nella decorsa notte il cannoneggiamento non è stato tanto frequente. Però nella mattina riprese il suo corso.

Il cannone francese fece pochi danni. In Trastevere uccise una giovinetta.


  1. Dell’ambasciata francese.
  2. Il Mazzini comunicò la Nota all‘Assemblea, e rispose non come «autorità di Governo, ma come privato cittadino». (Torre, op. cit., II, pag. 213). Le due lettere furono comunicate alla Assemblea. Vedasi il Monitore Romano del 16 maggio, 1849, (cioè 16 giugno).