Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/229

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Il corso di oggi, dunque, 1° di carnevale, fu senza venditori di fiori, senza arazzi ( tranne la loggia del caffè Nuovo), senza carrozze e con pochissima gente.

Si osservarono una ventina di maschere ordinarie, che furono prese a fischiate.

La corsa è stata di nove cavalli.

Le truppe pontificie guarnivano, secondo il solito, il Corso.

Le francesi erano al Popolo ed in altre piazze.


11. — I festini ebbero luogo secondo il solito. In quello di venerdì, a notte lunga1, intervennero circa 50 persone, tra le quali varie donne del volgo. Fu terminato il festino col fare a salto la quaglia.

In quello della domenica notte furonvi circa 30 persone. Dopo un’ora si chiuse.

In Trastevere vi è un tal Gennaraccio, popolano, devoto al Governo pontificio, che seconda le operazioni della Polizia. I faziosi scrissero nelle muraglie con carbone:

«È più facil che voli un somaro,
Che Gennaro finisca Febbraro».

Al colonnato di S. Pietro si trovò scritto:

«Preti vendicativi!
Napoleone cascò.
Sapete voi il perchè?
Perchè non vi scannò.
Due volte già cadeste,
Senza cavarne frutto;
Vi accerto, un terzo fulmine
Vi annienterà del tutto».


  1. Questo festino cominciava dopo la mezzanotte e finiva all’alba.