Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/268

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Fortunatamente, la bomba restò fuori del sottoscala dove si voleva farla scoppiare, per impedimento di alcune traverse di legno, e cosi, tranne la fortissima esplosione che cagionò guasti alle finestre, nulla vi fu a deplorare.


15 Settembre. — Nella sera del giorno 9, circa le ore 8, un veterano, guardiano a piazza Navona, scoperse, in un canestro presso l’obelisco, un cannoncino di legno, cerchiato di ferro, contenente quattro libbre di polvere con molte palle di fucile, teste di chiodi, pezzi di vetro, con la miccia accesa che, fortunatamente, fece in tempo a spegnere. Il cannoncino era diretto verso la drogheria Mencacci Lenti, posta sull’angolo della via che conduce alla pace, dove erano radunati, secondo il solito, circa 10 individui aventi fama di anti-liberali fanatici.

Si fecero alcune carcerazioni di garzoni e frequentatori del caffè alla Chiesa Nuova, dove sogliono radunarsi varii repubblicani.


13 Novembre. — Questa mattina si trovarono affissi in Roma manifesti rivoluzionari, che si conosceva essere stati stampati nella notte precedente.

Circola per Roma e per lo Stato un foglio clandestino del Comitato nazionale italiano, datato da Londra, 30 settembre 1851, e sottoscritto, pel Comitato Nazionale, da Mazzini, Saffi, Montecchi, e dai segretari Agostini e Quadrio.

Esso non è che un rendiconto sommario delle condizioni nelle quali trovasi il lavoro di concentramento organico.