Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/276

Da Wikisource.
258 diario roncalli

a ripararvi possibilmente, sta concertando commissioni per inviarle nelle provincie onde verificare se la tassa sia stata debitamente ripartita.

Contro il ministero delle armi si avanzarono reclami per la sua inazione, imperciocché vi sono nove mila posizioni arretrate.

Il pro-ministro delie finanze conservava tuttora la qualifica ed il soldo come computista della Trinità de’ Pellegrini. Per non pagare la tassa, preferì di rinunziare a quel tenue impiego.

Il suddetto pro-ministro, non ha guari, acquistò, per proprio conto, le mole di S. Pietro Montorio, appartenenti ai fratelli Ricci, per la somma di scudi diecimila.

Ultimamente, si recò ad esaminare la villa Meliini, posta sul monte Mario, per trattarne l’acquisto.

Tratta similmente di acquistare il palazzo Marescotti.

Si assicura abbia acquistato, insieme con i fratelli Antonelli, una porzione delle paludi Pontine per la somma di sopra a centomila scudi.

In Castelnuovo di Farfa, in Sabina, divenuto oramai suo feudo, con le rendite del Comune, rese carrozzabili ed adagiate tutte le strade che conducono alle immense sue possessioni.

Intanto le finanze dello Stato corrono sempre più a precipizio. Dopo il ripristinamento del Governo pontificio, si aumentò un debito di 14 milioni di scudi. Il totale del debito a tutt’oggi è di quarantasette milioni di scudi.

Il pro-ministro delle finanze è stato autorizzato a coniare altri 300 mila scudi di bajocchi da cinque.