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della illuminazione. Si rimarcò, inoltre, che nel giorno di Pasqua il generale riunì sulla piazza di S. Pietro (contro anche il volere di monsignore Maggiordomo) tutte le sue batterie di ogni specie e il grosso dell’esercito, lo che, per il momento, $i riferì ad una delle solite sue stravaganze, senza scopo politico ed a mera pompa.

Nel giorno susseguente lo stesso generale passò in rivista le truppe pontificie ed avvisò che avrebbe eseguito una ispezione nei quartieri delle truppe stesse.

Intanto Pasquino, non occupandosi di politica, fece la seguente poesia sulla sospensione della illuminazione:


«Accende lumen sensibus,
» O Paracleto spirito
Da te, da te l’impetro
I lami necessari!
Al Successor di Pietro.
» Quei lumi almen concedigli
Ch'Egli negava a Cristo
Il dì che redimendoci
Risorgere fu visto.
» E che sì ingiustamente
Quei lumi riserbò
Ad onorar la vedova
Di Papa Nicolò».


5 Maggio. — Allorchè, nel giorno innanzi, parti da Roma il Papa1, Pasquino si rammaricò che il Pastore avesse abbandonato il gregge. Marforio

  1. Come si sa, nell’anno 1857 Pio IX visitò i suoi Stati.