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Infatti, un Costantino Maldura, studente, andò a prendere l’indirizzo e fu solennemente lacerato e bruciato.

Intanto, la scolaresca, prevedendo il caso che nel giorno seguente potesse accedere all’Università il cardinale Altieri, preside degli studi, aveva stabilito l’accordo che se avesse proferito qualche parola di rimprovero per l’accaduto, si dovesse fischiarlo.

Nulla però avvenne.


18. — Per conservare la pubblica tranquillità durante il carnevale, il generale francese, dopo di aver pubblicato un severo Ordine del Giorno, spiegò molta forza per il Corso.

La truppa di linea, essendo ora pochissima in Roma, il Governo vi sopperì coi gendarmi tanto a piedi che a cavallo, il cui numero ascendeva a circa 800, essendo in esso corpo passati molti dragoni.

Sembra che la popolazione siasi indispettita di tanto apparecchio militare, e, generalmente, si astiene di andare al Corso.

Intanto i faziosi avevano comunicato, clandestinamente, il loro programma carnevalesco. Nei giorni in cui è vietato il carnevale passeggiate per il Corso, negli altri giorni passeggiate fuori di Porta Pia.

Infatti, nel secondo giorno di carnevale si calcolò che a porta Pia vi fossero circa 400 carrozze ed ottomila persone a passeggiare. Tutti, però, osservavano il più stretto silenzio. Nella prima domenica di carnevale numerosa passeggiata con due file di