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18. — Nel giorno 16 corrente, a Villa Borghese, vi fu rivista di truppe francesi con distribuzioni di decorazioni. Accorsero varii Romani e s’intese innalzare qualche grido di «Viva Napoleone».

Nella mattina dello stesso giorno (venerdì) si riunirono in S. Pietro circa quattromila persone, tra impiegati e nobiltà romana, ad oggetto di corteggiare il S. Padre, nel passaggio che faceva per la chiesa suddetta in occasione della predica.

La dimostrazione procedette tranquillamente.

Nella mattina dei 17, il S. Padre si recò alla Chiesa di S. Agata in Suburra, ed in tale circostanza visitò l’altra Chiesa degli Irlandesi, per la festa di S. Patrizio, Apostolo dell’Irlanda.

Colà si era affollata molta poveraglia, la quale gridò: «Santo Padre, ci morimo di fame, abbasso Antonelli».

La miseria certamente è grave.


20. — Nella mattina dei 19 (sacro a S. Giuseppe) si riunirono, secondo il solito, gli studenti della Sapienza nella congregazione per la messa.

Dopo di questa, intuonarono il Te Deum, per festeggiare l’annessione delle Romagne al Piemonte.


Avvenimenti del 19 marzo 1860:

«Nella mattina dei 19 corrente, (sacro a San Giuseppe) i faziosi avevano deciso di fare una passeggiata fuori di porta Pia per festeggiare l’onomastico di Garibaldi ed in pari tempo l’annessione delle Romagne al Piemonte.