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Vittorio Emanuele II re d’Italia al Campidoglio, viva la Francia, alleata dell’Italia».

Più, si lanciarono ai muri boccette di vernice liquida con i tre colori nazionali, che, infrangendosi, lasciarono una lunga e quasi indelebile traccia.


12 Luglio. — Nella sera dei 6 corrente furono accesi in molti luoghi di Roma, e specialmente per il Corso, fuochi di bengala, in dimostrazione giuliva del riconoscimento del regno italico, fatto dalla Russia.


29. — Proseguono dimostrazioni di gioia per parte dei liberali onde festeggiare il riconoscimento del governo italico della Prussia.

Nella sera dei 19, presso Colonna Traiana, vi furono bengala a tre colori.

Nella mattina dei 20 si trovarono iscrizioni sui muri di «Viva Vittorio Emanuele», non che l’impronta a vernice dei tre colori.

Nello stesso giorno, presso S. Andrea della Valle e Pozzo delle Cornacchie, si spararono grossi petardi.

All’una pomeridiana dello stesso giorno, a piazza Colonna ed a Monte Citorio, a ridosso del palazzo, si esplosero due grandi botti che sembrarono due colpi di cannone ed intimidirono gli impiegati della Polizia che erano in officio.

Altri simili ne furono esplosi in piazza di San Silvestro, ai Pastini, a Campo Marzo.

Nella sera vi furono altre esplosioni e fuochi di bengala.