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31. — Il Papa, nelle ore pomeridiane dei 29 cadente, andò a trottare fuori di porta Angelica. Dopo ponte Molle, discese; entrò per porta del Popolo e, sempre a piedi, giunse fino a piazza Colonna.

Naturalmente, molto si notò un tale insolito avvenimento, tanto più nel giorno della discussione della causa politica. Il Papa aveva al fianco monsignor De Merode1.


11 Luglio. — Nelle bussole di varii cardinali e prelati furono lasciati esemplari della difesa (stam-

  1. Di un’altra passeggiata che fece il Papa col cardinale De Merode, nell’ottobre di quello stesso anno, il numero 3 del Don Pirlone Redivivo, giornale clandestino, con caricature, che si diffondeva allora per Roma, dà così la notizia:
          «Uno dei passati giorni si videro nelle ore antimeridiane passare per il Corso due ladri mandati alla berlina dal Tribunale Criminale. Nelle ore pomeridiane pel Corso si fece vedere il papa, passeggiando a piedi a braccetto con monsignor De Merode. Questa circostanza ha ispirato, come segue, la musa d’un trasteverino:

    Sonetto.


    Oh! mo davero che nnn stamo male
    Mo che pijeno sti provvedimenti
    Eh! mo potemo sta pure contenti
    E annà senza pavura per le scale.
    È inutile a sto Papa nun c’è uguale,
    Pensa pe’ tutti quanti, e poi t accidenti!
    Ce hanno de sta pure i marcontenti
    Che pe burlallo scrivano et giornale.
    Come gastiga i ladri eh! du birbanti
    Avevano rubato, e ’na matina
    Che tutti li vedessero voleva
    E pe ’ dà esempio poi che conosceva
    Ch’eira più ladro lui de tutti quanti,
    Er doppo pranzo annà lui alla berlina».