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tradotti alle carceri politiche di Roma 115 prigionieri italiani, massacrati per la strada dagli zuavi; che egli si era già messo in rapporto cogli insurrezionali e col comando delle squadracele, le quali eran state provvedute di armi, e denaro.

Quindi gli dava notizie dello spirito pubblico, e dei movimenti che s’intendeva di fare.

Il Marangoni, preso da rabbia, si morse le mani.

Il Mayer tentò di saltare dalla finestra.

Si rinvenne presso i medesimi una cambiale pagabile sopra Pietro Gritter, il quale, cercato per arrestarlo, non fu trovato.

Sembra che nella lettera si parlasse di depositi di armi in campagna, e si stanno cercando.

Una banda di 30 Garibaldini, nella scorsa settimana, entrata a Subiaco, prese in ostaggio il vescovo e il medico.

Quindi, sopraffatta dalle forze pontificie, si ritirò rilasciandoli.

Nella notte degli 11 corrente, furono condotti a Castel Sant’Angelo i 115 Garibaldini fatti prigionieri a Bagnorea.

Si chiusero tutte le porte della città, ad un’ora di notte, furono accompagnati da uno squadrone di cavalleria, e numerose pattuglie ne percorsero tutto lo stradale poiché teme vasi qualche movimento insurrezionale.

Nello stesso giorno il pro-ministro delle armi passò a rassegna il presidio nella piazza di S. Pietro.

Si assicura, generalmente, che monsignor Franchi è stato inviato a Napoleone III.