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1868 | 585 |
dopo un dispaccio telegrafico, il giorno 25, venne a Roma e si mostrò visibilmente agitato ed inquieto, per modo che un individuo (Aragno), il quale voleva recarsi dal medesimo per alcuni interessi, ne fu sconsigliato poiché il momento era inopportuno. Da ciò si dedusse che il generale Dumont aveva dato l’ordine di armare le fortificazioni in Roma perchè le truppe francesi quanto prima andavano a ritirarsi da Civitavecchia, siccome restava confermato al signor conte De Sartiges nel suo dispaccio telegrafico. Si annunzia, inoltre, che l’imperatore dei Francesi, il giorno 15 di agosto, intimerà la guerra alla Prussia.
Un Michele Mondovì, romano, emigrato a Firenze, interpellato dai suoi parenti sulle attualità politiche, scrisse, ier l’altro, che in agosto sarebbe venuto a Roma.
Nella notte dei 27 s’intesero alcune fucilate presso il Monte Aventino.
Si attivarono colà, e nei dintorni, una quantità di pattuglie, dalle quali, all’imbrunire e nella notte, ogni passeggiero è fermato e perquisito.
Si è attivato, in pari tempo, rigorosa sorveglianza sui forestieri che trovansi a Roma e la maggior parte vengono obbligati alla partenza.
La procedura contro gli arrestati politici anche essa è andata soggetta ad un maggior rigore.
1° Agosto. — D. Alessandro, figlio del principe Ruspoli, è partito da Roma per prendere nuovamente servizio nell’armata italiana.