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rica, il mio proprio figlio! Tu lo accompagnasti quando s’imbarcò e sempre gli sei stato amico.
Il carrettiere si avanzò per stringergli la mano, ma trepidò parendogli di riconoscere i lineamenti del sordo del carro e disse:
— Edoardo, sei tu?
— Ora ditegli tutto, esclamò Piccina, ditegli tutto, Edoardo, e non mi risparmiate, non voglio più nascondergli nulla, no, no!
— Io era quell’uomo, disse Edoardo.
— Ed hai potuto penetrare travestito nella casa del tuo vecchio amico? rispose il carrettiere. Eravi altra volta un giovane leale.... quanto tempo è Caleb, che l’abbiamo creduto morto e pensammo averne le prove? Quel giovane era incapace di simile azione.
— Aveva altra volta un amico generoso, più padre che amico, disse Edoardo, che non avrebbe giudicato me od altri senza difesa. Tu eri quell’amico e sono certo che ora vorrai darmi ascolto.
Il carrettiere gettò su Piccina, che rimaneva in disparte, uno sguardo pieno di turbamento e rispose:
— È giusto, vi ascolto.
— Dovete sapere, disse Edoardo, che