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A

ROSA E FLORA MANCINI




Sorelle mie,

Ricordo come se fosse ora un bel giorno d’estate: era la festa dell’Ascensione e noi, ancora nuove di Firenze e de’ suoi costumi, andavamo a diporto alle Cascine come l’usato.

Appena colà giunte fummo sorprese dall’insolita folla, che celebrava una buccolica festa con danze campestri, imbandigioni all’aria libera e grida assordanti.

Un po’ stordite da tanto baccano procedemmo oltre ed eccoci attorno vispi monelli che gridavano: Chi lo vuole i’ canterino; i’ ce l’ho bellino i’ canterino, ed a tutto questo vocìo s’univa un cri cri