Pagina:Difesa del sig. Raffaele Colarusso.djvu/3

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Agl’Illustrissimi Signori


Procuratore del Re e Giudice Istruttore


presso il Tribunale di


REGGIO CALABRIA




Il 14 luglio 1888, alla stazione della Ferrovia in Bagnara Calabra era moltissima gente in attesa della partenza del treno e si affollava allo sportello per la distribuzione de’ biglietti.

Tra quella gente era il signor Raffaele Colarusso fu Pasquale, egregio gentiluomo di Palmi, Consigliere Provinciale, conosciutissimo nella nostra città e nella intera provìncia, dove ha molti parenti ed amici che lo stimano e lo amano. Con lui erano sua moglie e tre suoi figliuoletti. Dovevano recarsi in Cannitello per la stagione de’ bagni.

Ad un tratto, dal fianco del signor Colarusso cade a terra il revolver e parte un colpo. Il revolver fu ripreso da terra e nessuno dei presenti s’era accorto che da quel colpo era stato ferito un certo Tegani Raffaele da Polistena, il quale a poco a poco si ripiegò su se stesso e in brevi minuti spirò. Gli astanti e lo stesso signor Colarusso non potevano credere a tanta sventura e, quando compresero la dolorosa realtà, non sapevano darne conto a se stessi.