Pagina:Diodati - I Salmi di David, Daelli, 1864.djvu/133

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salmo lxii. 113

5          O gente avventurosa,
     Ripon fede pietosa
     Nel tuo Dio a tutte l’ore.
     Che se l’afflitto core
     In doglie e cure geme,
     Dispiega avanti a lui
     I grevi affanni tui:
     Ei n’è conforto e speme.
6          Ma gli uomini sublimi,
     E parimente gl’imi,
     Son mera vanitade,
     Menzogna e falsitade.
     E, posti alla stadera,
     Lievi sono a la prova,
     Vie più che non si trova
     La vanità leggiera.
7          Nissun in trame infide,
     Nè ’n rapine si fide.
     E non gonfiate insani
     L’alme di pensier vani.
     E s’avvien che di beni
     Talor dovizia abondi,
     Vostro cor non si fondi
     In tesori terreni.
8          Dio disse una fiata,
     E due ne fu recata
     Voce a l’orecchie intente,
     Ch’egli è l’Onnipotente.
     E che, benigno Dio,
     Dritta ragion terrai,
     Ed a ciascun darai
     De l’opre il giusto fio.



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