Pagina:Diodati - I Salmi di David, Daelli, 1864.djvu/201

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salmo xcii. 181

     Nè ben mirar le puote
     L’occhio appannato e bieco.
4          Come possan fiorire
     Gli empi, qual tenera erba,
     A cui pur si riserba
     Sempiterno perire.
     Ma pur, Signor eterno,
     Sempre Sovran rimani,
     E del mondo ’l governo
     Ritieni ne le mani.
5          In breve i tuo’ nemici
     Saran spenti e dispersi:
     E i malfattor perversi
     Periran infelici.
     Ma ’l capo, unto d’odori,
     M’armerai d’erto corno,
     De la testa gli onori
     Qual porta l’alicorno.
6          E nel punir de’ rei,
     Farò le luci paghe
     Ne le bramate piaghe
     Degli avversari miei.
     E con orecchia desta
     Sorbirò la novella
     De la strage funesta
     Di lor turba ribella.
7          Qual palma trionfante,
     O cedro glorïoso,
     Su ’l Libano nevoso,
     Fie ’l giusto verdeggiante.
     De le piante gentili
     Del Tempio del Signore
     Sarà, ne’ suo’ cortili,
     Ognor vivace il fiore.
8          Ne l’estrema vecchiezza
     Dolci frutti daranno,