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196 i salmi di david

     Deh, non far me languente
     D’aura vital diviso,
     A mezzo corso anciso.
     Tu sol eterno Dio, sol anche puoti,
     Per tua grazia eternar i tuo’ devoti.
12          Tu de la terra il pondo
     Ne l’imo centro hai posto e stabilito:
     Del cielo, a tondo a tondo,
     Con le mani formasti il circuito.
     Pur fie tosto finito
     L’esser de’ tuoi lavori.
     Ma tu, Signor, dimori,
     Mentre invecchiati, come un vestimento,
     Quelli trapasseran in un momento.
13          Lor forma muterai,
     Come si cangia logorata veste.
     Ma tu sempre sarai
     Stabile e uguale: n’unque fie che reste
     Il viver tuo celeste.
     Anche de’ tuoi famigli
     Avran la stanza i figli
     Del cospetto divin al vivo sole,
     U’ sarà ferma senza fin lor prole.


SALMO CIII.

1          Destati, anima mia,
     A dar al tuo Signor gloria a quest’ora;
     Di me l’interiora
     Al santo Nome suo, di laude pia
     Fate dolce armonia.
     Or tempra, o spirto mio, pietosi suoni,
     Per rimembrar di lui gl’immensi doni.
2          Ei te, per grazia scioglie
     Dal mortal laccio d’ogni iniquitade.