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208 i salmi di david

     D’armi a furor, come il Signor commise:
     Anzi, fatte mischianze
     Con lor, si conformar a loro usanze.
12          D’esse adoraro gl’idoli e serviro,
     Che furo lor di traboccar cagioni:
     Offerser a’ demoni
     Figli e figliuole in sacrifizio diro.
     E ’nsani, incrudeliro
     Di lor figli a versar sanguigni fiumi,
     A que’ di Canaan nefandi numi:
     E quel sangue innocente
     Contaminò lor terra fieramente.
13          Per le loro opre infami si rendero,
     E fornicaro in atti vergognosi:
     Ch’al Signor odiosi,
     Nel suo petto infiammar un cruccio fiero:
     Ed ischifar gli fero
     La gente eletta in propria ereditade,
     Ch’egli a’ nemici diede in podestade:
     Da cui calcati e oppressi,
     Furo sotto un crudel giogo depressi.
14          Egli pietoso gli salvò sovente:
     Ma più fe’ lor mercè, più fur ribelli,
     Co’ lor consigli felli.
     Onde cadder, per lor colpa repente.
     Ma pur ei pose mente
     A lor distrette ed angosciosi gridi:
     E rimembrossi i patti antichi e fidi:
     E per suo gran favore
     Placato, lor s’intenerì di core.
15          E fece lor trovar grazia e perdono,
     Appresso gl’inaspriti vincitori.
     Raccogli e tracci fuori
     D’infra le genti omai, Dio nostro buono
     Alfin che ’n chiaro suono,
     Cantiam i pregi del tuo Nome santo,