Vai al contenuto

Pagina:Diodati - I Salmi di David, Daelli, 1864.djvu/38

Da Wikisource.
18 i salmi di david

     Mercede abbian ricorso.
     Il Signor ne la sede
     Del santo Tempio siede,
     Ch’egli fermò del ciel su’l ratto corso.
     Con le palpebre prova,
     E vede ciò che l’uom nel cor si cova.
3          Del giusto, in doglie e pene,
     Ben fa saggi severi.
     Ma, ne l’alma spietati odi e rancori,
     Contra gli empi ritiene,
     Di cor atroci e fieri.
     Piover di solfo fetidi vapori,
     Vampe, faville, ardori,
     Farà su la ribella
     Degli empi altera banda.
     Mescerà lor bevanda,
     Nel nappo del furor, turbo e procella.
     Perchè il giusto Signore
     Al dritto e a la ragion porta favore.


SALMO XII.

1          Per tempo omai, Signor, porgi salute,
     Che de la santa gente
     Son le reliquie spente.
     Manca di verità l’alma virtute
     Infra ’l legnaggio uman; menzogne astute
     Ragiona l’uno a l’altro.
     Del cor infido e scaltro
     Tempra l’insidie la favella dolce,
     E lusinghiera molce.
2          L’adulatrici labbra il gran Signore
     Mozzi pure, e divella
     La lingua altera e fella
     Di color, che ’l nefando insano errore