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48 i salmi di david

     Cinto d’opaco velo,
     Gira fremendo in foggia maestosa.
3          E danno alteri suoni
     I rimbombanti tuoni,
     Messi di sua grandezza.
     Quell’intronar sovrano
     I cedri del Libano
     Schianta di netto e fulminati spezza.
4          E, qual vitel trescante,
     Quelle robuste piante
     Fa saltellar attorno.
     Libano e Sirione,
     S’irato avvien che tuone,
     Fa traballar, qual figlio d’alicorno.
5          Ed iscoppiar faville
     E fiamme, a mille a mille,
     Di rotte scheggie in guisa.
     E tremar il diserto,
     D’un moto vago e ’ncerto,
     E l’erma di Cadés piaggia conquisa.
6          E, pel crudo ruggire,
     Fa cerve partorire,
     E selve ombrose spoglia.
     Ma, del Signor, intanto,
     L’eccelsa gloria e vanto,
     Cantano i giusti entro la sacra soglia.
7          La traboccata piena
     Egli, col cenno, affrena,
     Da l’eterno suo trono.
     A la sua cara gente
     Farà, qual Re clemente,
     Di forza e pace e d’alma grazia dono.