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60 i salmi di david

SALMO XXXV.

1          Signor, per me contendi
     Contra que’ che mi fan aspra contesa.
     Di guerregiar imprendi
     Color c’han contra me la pugna presa.
     Con targa e scudo vieni fuori in campo,
     Per mio soccorso e scampo.
     Scoti la lancia e’ mie’ nemici affronta,
     E serra loro il passo.
     E dimmi; I’ son la tua salvezza pronta:
     E me consola travagliato e lasso.
2          Chi cerca darmi morte
     Sia pur confuso, e messo in fuga e volta.
     Vergogna sol riporte
     Chi la mente have a danneggiarmi volta.
     Sie, qual polve o fuscel, scherzo del vento.
     In ruina e tormento
     L’Angelo del Signor lo spinga ratto.
     Per foschi e sdrucciolosi
     Calli vada a la china, e fie disfatto,
     N’accertar possa dove ’l piè si posi.
3          Senza cagion n’offesa,
     Perch’essi m’hanno insidiosa rete
     In sul mio passo tesa:
     E a torto mi cavar fosse segrete.
     Addosso a lor improvisa ruina
     Trabocchi repentina.
     E gli colga ed annodi il laccio stesso,
     Che nascoso m’avieno:
     Onde resti ciascun di lor oppresso,
     Da forte crollo scosso nel terreno.
4          Allor, in sacra festa,
     L’anima mia, nel Signor giubilando,