Pagina:Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio (1824).djvu/14

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l’Officio costituiva il governo generale della repubblica di Firenze, ne venne a lui il nome di Segretario Firentino. In questo Officio il Machiavelli mostrò tanta diligenza e tanta perizia nella condotta de’ pubblici affari, che immantinente ei venne in grandissima opinione appo tutti i suoi concittadini, e ricevette da loro incarichi della più grave importanza, sì al di dentro, come al di fuori della repubblica. Fra queste incombenze annoveransi molte ambascerie ai principali Potentati che allora fossero nell’Europa.

Ma dopo questi quattordici anni di servigi utili alla repubblica, e gloriosi per lui, caduta la potenza dei Francesi in Italia, e rientrati in Firenze i Medici, il Machiavelli fu privato della sua carica, esiliato, e poi (quasi per grazia) lasciato vivere nella sua patria, purchè non mettesse piede nel Palazzo dell’Alta Signoria. Accusato poi di aver congiurato con alcuni suoi concittadini contro il Cardinale de’ Medici, fu imprigionato, e secondo la barbara costumanza dei tempi, posto alla tortura, non senza pericolo della vita, come egli medesimo dice. Nè da queste persecuzioni e da questi gravi travagli fu liberato, se non se quando il Cardinale ridetto, salito sulla sedia Pontificia, accordò il perdono a tutti coloro contro i quali da qualche tempo veniva esercitando la sua vendetta. Chè anzi questo medesimo Papa che ebbe sempre una grande influenza sopra il governo della repubblica Firentina, poichè fu morto Lorenzo de’ Medici, gli