Pagina:Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio (1824).djvu/200

Da Wikisource.

Quanta autorità abbi uno uomo grave
a frenare una moltitudine concitata.

Il secondo notabile sopra il testo nel superiore capitolo allegato, è, che veruna cosa è tanto atta a frenare una moltitudine concitata, quanto è la riverenzia di qualche uomo grave e di autorità, che se le faccia incontro; né sanza cagione dice Virgilio: Tum pietate gravem ac meritis si forte virum quem

Conspexere, silent, arrectisque auribus adstant. Per tanto, quello che è preposto a uno esercito, o quello che si trova in una città, dove nascesse tumulto debba rappresentarsi in su quello con maggiore grazia e più onorevolmente che può, mettendosi intorno le insegne di quello grado che tiene, per farsi più riverendo. Era, pochi anni sono, Firenze divisa in due fazioni, Fratesca ed Arrabbiata, che così si chiamavano; e venendo all’armi, ed essendo superati i Frateschi, intra i quali era Pagolantonio Soderini, assai in quegli tempi riputato cittadino, ed andandogli in quelli tumulti il popolo armato a casa per saccheggiarla; messere