Pagina:Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio (1824).djvu/244

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orientali. Ma s’egli ha in sé ordini umani ed ordinari, il più delle volte ama le città sue suggette equalmente, ed a loro lascia l’arti tutte, e quasi tutti gli ordini antichi. Talché, se le non possono crescere come libere, elle non rovinano anche come schiave; intendendosi della servitù in quale vengono le città servendo a un forestiero, perché di quelle d’uno loro cittadino ne parlai di sopra. Chi considererà, adunque, tutto quello che si è detto, non si maraviglierà della potenza che i Sanniti avevano, sendo liberi, e della debolezza in che e’ vennono poi, servendo: e Tito Livio ne fa fede in più luoghi, e massime nella guerra di Annibale, dove e’ mostra che, sendo i Sanniti oppressi da una legione di uomini che era in Nola, mandarono oratori ad Annibale, a pregarlo che gli soccorressi; i quali, nel parlare loro, dissono, che avevano per cento anni combattuto con i Romani con i propri loro soldati e propri loro capitani, e molte volte aveano sostenuto dua eserciti consolari e dua consoli, e che allora a tanta bassezza erano venuti, che non si potevano a pena difendere da una piccola legione romana che era in Nola.