Pagina:Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio (1824).djvu/608

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è amatore degli uomini forti, perché si vede che sempre gastiga gli impotenti con i potenti.

Era ancora mirabile nel rispondere e mordere, o acutamente o urbanamente; e come non perdonava in questo modo di parlare ad alcuno, così non si adirava quando non era perdonato a lui. Donde si truovono di molte cose dette da lui acutamente, e molte udite pazientemente.

Avendo egli fatto comperare una starna uno ducato, e riprendendolo uno amico, disse Castruccio: - Tu non la comperresti per più che uno soldo. - E dicendogli lo amico che ei diceva il vero, rispose quello: - Uno ducato mi vale molto meno.

Avendo intorno uno adulatore, e per dispregio avendogli sputato addosso, disse lo adulatore: - I pescatori, per prendere un piccolo pesce, si lasciono tutti bagnare dal mare, io mi lascerò bene bagnare da uno sputo per pigliare una balena. - Il che Castruccio non solo udì pazientemente, ma lo premiò.

Dicendogli alcuno male, ché e’ viveva troppo splendidamente, disse Castruccio: - Se questo fussi vizio, non si farebbe sì splendidi conviti alle feste de’ nostri santi.

Passando per una strada, e vedendo uno giovanetto che usciva di casa una meretrice tutto arrossito per essere stato veduto da lui, gli disse: - Non ti vergognare quando tu n’esci, ma quando tu v’entri.

Dandogli uno amico a sciogliere uno nodo accuratamente annodato, disse: - O sciocco, credi tu ch’io voglia sciòrre una cosa che, legata, mi dia tanta briga?

Dicendo Castruccio a uno el