Pagina:Discorsi sopra la Prima Deca di Tito Livio (1824).djvu/95

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libro primo 75

benchè questa parte piuttosto per avventura si richiederebbe esser posta tra le cose estrinseche, nondimeno dipendono da uno ordine de’ più importanti della Repubblica di Roma; mi è parso da commetterlo in questo luogo, per non dividere questa materia, ed aversi a ritornare più volte.


CAPITOLO XVI


Un Popolo uso a vivere sotto un Principe, se per qualche accidente diventa libero, con difficoltà mantiene la libertà.


Quanta difficultà sia ad uno Popolo uso a vivere sotto un Principe preservare dipoi la libertà, se per alcuno accidente l’acquista, come l’acquistò Roma dopo la cacciata de’ Tarquinj, lo dimostrarono infiniti esempj, che si leggono nelle memorie delle antiche Istorie. E tale difficultà è ragionevole; perchè quel Popolo è non altrimenti che uno animale bruto, il quale, ancorchè di natura feroce e silvestre, sia stato nutrito sempre in carcere e in servitù, che dipoi lasciato a sorte in una campagna libero, non essendo uso a pascersi, nè sapendo le latebre dove si abbia a rifuggire, diventa preda del primo che cerca rincatenarlo. Questo medesimo interviene ad un Popolo, il quale sendo uso a vivere sotto i Governi d’altri, non sapendo ragionare nè delle difese, o offese pubbliche, non conoscendo i Principi, nè essendo conosciuto da loro, ritorna