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degli altri si privilegiano, di avere maggiore premura della ricchezza, che ricavano dalle loro Terre, che di quella che vi si apporta colla navigazione continua di tanti preziosi Vascelli.

Parrebbe forse lecito coll’esempio di una Repubblica, e di un Regno, quanto ogni altro autorevoli nelle regole del buon governo sperare anche pe’Grani della Maremma una pari fortuna; ma l’è troppo difficile il torre un costume di già invecchiato, e sempre si opporranno alla libertà delle Tratte coloro, i quali colla potestà di aprirle, e di chiuderle si mantengono in gran rispetto, sempre il liberarla dalla Gabella farà ombra alla Plebe, al Popolo, a Cittadini, che temeranno che il regio Erario non voglia compensarsi di questo scapito sopra di loro. Eppure è impossibile di andare avanti senza fare anche questo secondo passo, e torre di mezzo un inciampo, ed un aggravio, il quale ripugna ad ogni buon senso.