Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/110

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gli furti ad essa fatti da’ Pretori di Roma1, o per le guerre non già d’uomini liberi, ma di schiavi2. Tanti mali produce lo stato di provincia, la soggezione a un popolo straniero!

Marcello, intesa la morte di Archimede, n’ebbe dolore, e cercando de’ parenti prese cura, che il di lui corpo fosse onorevolmente sepolto. Si ergea sopra il sepolcro una colonnetta, in cui scolpita vedeasi la sfera iscritta al cilindro, e verso la base leggevasi un epigramma, in cui il rapporto notavasi, che passa tra quelle figure. Era stato ciò fatto dagli amici, e dai parenti, perchè Archimede negli ultimi anni della sua vita aveva raccomandato a costoro, che da quelle due figure, e dal loro rapporto fosse stato il suo sepolcro contrassegnato. Per lo che pare, che tra le sue invenzioni quella, che riguarda la sfera e il cilindro, avesse egli riputata di pregio più degna; ma non comprendesi a prima vista, come avesse egli potuto venire in tale opinione. Nuova ed ingegnosa fu la ma-

  1. Cic. in Verrem.
  2. Diod. frag. lib. 34 e 36.