Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/117

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che di una mente ci sembra a quella degli uomini superiore. Non possono fare a meno gli stessi moderni, che tanto rumore levano colle loro formole, di guardarlo con ammirazione allorchè tra le linee e le figure geometriche avviluppate ci mostra le progressioni ed i numeri. L’aritmetica notazione de’ Greci, ch’era povera e limitata, amplia ne’ libri a Zeusippo, e meglio distende nell’Arenario, le progressioni quando aritmetiche, quando geometriche, ora de’ quadrati di queste, e ora di terzo ordine il primo in somma mirabilmente riduce.

Ma che più? Si avanza in altre nuove regioni di matematico sapere cercando i centri di gravità, e da queste regioni discende per un sentiero tutto geometrico alle cose fisiche. I principj svolge e palesa, su cui fondasi l’equilibrio de’ solidi e quello de’ fluidi, o pure dei corpi, che in questi galleggiano. Dichiara così la teorica della leva, e delle macchine allora in uso; dà a vedere perchè i corpi, i quali si tengono a galla quando sono inclinati, ristanno o rovesciano, o pure la diritta loro posizione ripigliano: specula in somma scienze novelle,


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