Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/32

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che cilindri, e dalle conoidi passando alla spirale non d’altro fa uso, che di settori circolari. E queste figure oltre a ciò va egli sì destramente ordinando, e disponendo, che semplice e chiara risultar ne potea la loro stima ed il loro confronto. Era questo l’artifizio, con cui il nostro geometra si spianava la via, che conduce all’invenzione, artifizio comune a tutti i grandi uomini, che riducendo a semplicità, e ordinando i primi passi giungono a scoprire quelle verità, che agli occhi volgari d’ordinario si celano.

Nel circolo, nel cilindro, e nella sfera gli elementi della scienza corsero a lui d’innanzi per rivelargli il valore di quelle grandezze; ma nelle conoidi e nella spirale s’imbattè nel campo delle progressioni, che ingombro era di virgulti e di spine, in cui niuno erasi imbattuto prima di lui. Ma come il suo spirito cresceva di vigore, a misura che crescevano le difficoltà, così franco e libero cominciò a spaziarsi per serie e progressioni. Se mancasse altra prova, potrebbe chiunque restarne persuaso, il modo riguardando, con cui accrebbe la notazione arit-