Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/79

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quieto, hanno quella aggiunto de’ galleggianti nell’atto che sono sospinti da più potenze, come son le navi agitate dal vento in un mare gonfio e commosso, è da ricordare, che sì fatta stabilità idrodinamica sulla idrostatica di Archimede si fonda, e da questa prende interamente norma e ragione. Sempre, egli è vero, che dalla disposizione di que’ tre centri, e dalla maniera, con cui essi operano, dipende la stabilità dell’equilibrio delle navi, e il loro ritorno alla diritta posizione, o il loro rovesciare.

Ma non potea Archimede star coll’animo in questi principj generali senza che ne avesse dimostrato la verità ne’ casi particolari. I galleggianti d’innanzi a’ suoi occhi, ch’eran matematici, non eran che figure geometriche, e di queste andò cercando coll’ajuto de’ suoi principj la stabilità idrostatica. La prima figura, ch’ei recò innanzi, come la più facile, fu la sezione di una sfera, che comunque inclinata si dispone sempre in tal modo, che la sua base sia orizzontale. Mostrò in questa figura, che costante era la posizione de’ tre centri, che ne rendono stabile l’equilibrio, e subito si ri-


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