Pagina:Discorso sulla crisi granaria - Francesco Perrone - 25 Febbraio 1915.pdf/30

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dopo un altro di un ammiraglio; e poi un altro della Camera di commercio di Venezia. Si fece tutta una giustizia sommaria perchè il dovere parlamentare in quel momento imponeva una provvisorietà; ed ecco lì Luzzatti, l’uomo degli espedienti, l’uomo che ha nella vastità della mente e dello spirito suole risorse davvero straordinarie... e così avesse avuto o avesse pari a questa forza di mente la forza del carattere... (Ilarità) carattere politico, s'intende.

Scoppiata la guerra si è trovata la nostra marina mercantile così: quella transoceanica fortissima, agguerrita con sette possenti compagnie italiane, di cui dobbiamo davvero sentirci onorati. A queste noi non diamo un soldo, tranne, mi pare ad una per il Centro America. La guerra ha trovato potenti quelle compagnie transoceaniche; ma la potenza a quelle compagnie non l’ha data il bilancio dello Stato, l’hanno data i brandelli della Basilicata, della Calabria e delle Puglie; l’hanno data gli emigranti meridionali che costavano dal 1901 al 1905 alle compagnie 85 centesimi, mentre ad esse pagavano molte lire al giorno.

La potenza l’ha ad esse, indirettamente accresciuta, il Commissariato dell’emigrazione che — sotto il manto grandioso di tutelare gli emigranti italiani, cioè la miseria della patria nostra che andava altrove a lavorare la terra, a cavar l’oro dalle miniere, ad aumentare nel mondo la ricchezza, a crescere il benessere presso gli altri per poi rimandarne in patria una piccola parte attra-