Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/123

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suo primitivo nome era Leodice ovvero Laodicea. Ella salvò il giovine Oreste, suo fratello, dal furore di Egisto, che voleva farlo perire. Ella medesima fu bersagliata da tiranni di sua famiglia, ed era sempre occupata a sottrarsi dalle loro insidie, giacchè non osavano muoverle apertamente la guerra, per timore del popolo. Egisto l’avea forzata a sposare un nobile di Micene, ma povero, affinchè non avesse affatto motivo di temerne. Questo Micenese, ch’era un uomo dabbene, divenne il di lei protettore piuttosto che il marito; egli la riguardò come un sagro deposito confidatogli dagli Dei, e la restituì tosto che Oreste riascese al trono. Elettra dipoi sposò Pilade. Per agevolare suo fratello a ricuperar la corona, lo fece entrare segretamente in Micene, lo tenne nascosto in sua casa, e fece correr voce di esser morto. Egisto e Clitemnestra, credendo a tal voce, concepirono tanta allegrezza che subito recaronsi nel tempio di Apolloper renderne grazie agli Dei. Oreste, essendo ivi penetrato insieme con alcuni soldati, disperse le guardie, ed uccise di propria mano sua madre e l’usurpatore.

Eliadi, figlie del Sole e di Climene e sorelle di Fetonte. La disavventura di costui fu loro così sensibile che lo piansero quattro mesi interi. Gli Dei le cangiarono in pioppi, e le loro lagrime in ambra.

Elicona, famoso monte della Beozia, consagrato alle Musee ad Apollo. Vi si vedeva un tempio dedicato a queste Dee, il fonte Ippocrene, la grotta delle ninfe Libetridi e la tomba di Orfeo. Vi si celebrava annualmente una festa in onor delle Muse.