Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/175

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gono. Dicono altri, che le Jadi erano ninfe, trasportate da Giove in Cielo, e cangiate in astri, per sottrarle allo sdegno di Giunone, che le perseguitava, perchè avevano allevato Bacco. La costellazione ch’esse formano, annunzia la pioggia ed il tempo cattivo.

Jamba, figlia di Pan, e di Eco, cameriera di Metanira moglie di Celeo, o Celao, re di Eleusina. Non avendo saputo altri consolar Cerere afflitta per la perdita di Proserpina sua figlia, la sola Jamba, intertenendola con de piacevoli racconti, potè farla ridere, e mitigare così il di lei dolore. Le viene attribuita la invenzione de’ versi jambici.

Jarba (V. Giarba.)

Ibi, uccello molto simile alla cicogna, che distrugge i serpenti. Gli Egiziani ne facevano una divinità. Era stabilita la pena di morte contro chi avesse ucciso un Ibi quantunque per inavvertenza. Questo culto per l’Ibi era fondato sulla utilità che recava. Ogni anno nella primavera usciva dall’Arabia una infinità di serpenti alati, che avrebbero devastate le campagne di Egitto, se quest’uccello non gli avesse affatto distrutti. Facevano anche la guerra ai bruchi ed alle cavallette.

Icario, padre di Penelope, spartano nobile e potente. Non potendo risolversi a viver diviso da sua figlia, scongiurò Ulisse, che avevala allora sposata, di stabilire la sua dimora in Sparta; ma indarno. Ulisse, essendo partito insieme con sua moglie, Icario montò sul suo cocchio, e fece sì gran diligenza, che raggiunse sua