Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/182

Da Wikisource.
164

Iside. Giove le donò la immortalità, e le fece sposare Osiride.

Viene rappresentata Jo, ovvero Iside sotto la figura di una donna, che porta sopra la testa alcune torri o un globo o una mezza luna- In alcune figure vedesi con un fanciullino sulle ginocchia, presentando loro il seno. Alcune volte vedesi tutta coverta di mammella. Ella viene confusa con Cibele. Not. 63. Fig. 44.

Jola, o Jolao, figlio d'Ificlo e nipote di Ercole, fu il compagno ne' travagli di questo eroe, cui servì da cocchiero nel combattimento ch'ebbe con l'idra Lerna. Dicesi che abbruciava le teste dell'idra a misura che Ercole le troncava. Assistette alla caccia del cinghiale di Calidone. Prevenuto ad una estrema vecchiezza, volle comandare l'armata degli Ateniesi contro Euristeo; ma avendo prese le armi, si trovò così aggravato dal loro peso che bisognò sostenerlo; allora due astri fermaronsi sul suo carro, e lo cuoprirono di una densa nuvola. Eran dessi Ercole, ed Ebe sua sposa, i quali si occupavano per ringiovinirlo; siccome in effetto ne uscì sotto la figura di un giovine vigoroso e pieno d'ardore. Condusse una colonia in Sardegna, passò in Sicilia, e ritornò in Grecia ove morì. Furono instituiti dei sagrifizj in suo onore. Plutarco dice che gli amanti erano obbligati andare a giurar fedeltà, e lealtà sulla tomba d'Jola.

Jole, figlia di Eurito re di Ecalia. Fu amata da Ercole; e Dejanira, sposa di questo eroe, se ne ingelosì talmente che si determinò ad inviargli la veste fatale del centauro Nesso, che lo consumò.