Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/20

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Achille. L’antichità conta almeno sei eroi di questo nome; ma il più famoso era figlio di Teti e di Peleo, re della Ftiotide in Tessaglia. Teti sua madre, che lo amava teneramente, prese da se stessa la cura della di lui prima educazione: lo immerse nel fiume Stige per renderlo invulnerabile, siccome lo fu per tutto il corpo, fuorchè nel calcagno, per lo quale ella lo teneva in atto di tuffarvilo. Lo affidò indi alla disciplina del Centauro Chirone, che lo nutriva delle midolla di lioni, di orsi, di tigri e di altre bestie selvagge.

Credesi che sua madre nella sua prima infanzia, avendogli proposto di scegliere fra una vita lunga ed oscura, ed una vita certa, ma gloriosa, preferì egli quest’ultima. Teti intanto, avvertita dagli oracoli, che senza suo figlio non cadrebbe mai Troja, e che egli vi perirebbe sotto le mura, lo inviò sotto abito di donzella, e sotto nome di Pirra nella corte di Licomede re di Sciro. Sotto questo travestimento insinuossi nella confidenza di Deidamia figlia di Licomede, la sposò segretamente, e n’ebbe un figliuolo che chiamò Pirro. Alloraquando i Principi Greci si radunarono per andare all’assedio di Troja, Calcante loro predisse, che non potrebbe esser presa senza l’ajuto di Achille, e manifestò loro il luogo del suo ritiro. Ulisse, travestito da mercadante, vi si recò, e presentò de’ giojelli e delle armi a quelle donzelle. Achille si scoprì da se stesso, avendo preferito le armi ai giojelli; e quindi Ulisse lo condusse all’assedio di Troja. Achille divenne bentosto il primo eroe della Grecia, ed il terror de’ nimici. Essendo stato di parere di doversi restituir Criseide a suo padre sacerdote di Apollo, per così far cessare la peste, che desolava il campo de’ Greci, Agamennone sdegnato gli rapì