Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/290

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xavaosi tosto eh* egli stende ra la mauo per coglierli, siccome l’acqua ritirava dalle sue labbra assetate quante volte egli voleva bere. Not. gflf

Tartaro, erVun luogo nell’Inferno ov’eran condaanati coloro i quali avevamo menato una vita empia e scellerata per esservi tormentati da ogni sorte di supplizj. "Virgilio lo dipinge vasto v fortificato da tre recinti di muraglie, e circondato dal Flégetone> eh* e un fiume di fuoco. Un 1 alta torre ne difende l’ingresso; le porte sono dure quanto il diamante a segno che tutti gli sforai degli uomini e degli dei non potrebbero abbatterle* Ti sifone veglia sempre alla porta ed impedisce a chicchesia di uscirne, finché Eadamanto espone i rei alle Furie. Opinavasi che per coloro, i quali una volta fossero precipitati nel Tartaro non vi fosse affatto speranza dì uscirne.

Telamone, figlio di ÌJaco e fratello di Peleo. òiuòcando un giorno con Foco suo fratello consanguineo, la piastrella di Telamone ruppe la testa a Foco è l’uccise. Eaco informato di questo accidente, scacciò Telamone e lo condannò ad un perpetuo esilio. Questo giovine principe si mise sopra un naviglio e fece Véla verso Salamina * 11 re di quest 1 isola ( Cicreo ) gli diede. sua figlia Glauca in moglie, e lo fece juo successore. Do* po la morte di Glauca, Tolapaone sposò JPeribea figlia del re di Megara, da cui nacque il famoso Ajace 9 ed ebbe per terza moglie Elione sorella di Priamo, la quale fu il premio della bravura, perchè fu egli il primo a montar sulle mura > allorché Ercole prese, di assalto la cittk di Troja. JTon $i dee Goafonder questa con la famosa spedizione de* Greci.