Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/331

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g 1 /émaltea Non saprei su qi^al fondamento, il nostro Bar* ^io («; opina che Melissa amica, ma piccola città di Calabria citeriore, situata sul lido,odìo sia stata fondata eia Melisso re di Creta. La aiolà analogia d c » nomi ha ^otutaTdar motivo alla sua opinione, che non ha d' al- tronde alcun fondamento storico.

Amai tea era anche il nome della Sibilla Cumana, che alcuni chiamarono Demofile, altri Erofile, ed altri Dei- fobe; Fu creduta figlia di fìeroso sacerdote di Belo, ed astronomo babilonese, le cui predizioni incantarono gli Ateniesi a segno che gP innalzarono nel ginnasio una statua colla lingua dorata. Sua, fig'ia fu profetessa come lui. Fu dessa che presentò a Tarquinia-, sia il Prisco, come afferma Lattanzio (6), sia il superbo, come dice Auli> Gellio (e), nove libri di profezie sul destino di Roma, per li qua: J chiese trecento Filippi, che secondo lo stesso Gellio,, importavano una som m.-* molto grande, predimi nimium, im^nsun pappscii. Targhili io sé neri- se. La Sibilla ne bruciò, tre in sua presenza, c per gli atyri sei chiese lo, smesso prezzo. 11 re se ne,, rise ancor pih. La profetessa ne bruciò altri tre, e richiese fran* camènte lo stesso prezzo per li tre rimasti. Tartufaio ammirando la di lei costanza, pagò per tré soli T in* fero prezzo, che ayeva ricusato di pagare per tutti i nove.

10. Amazoni. Si è scritto con tanta esaggerazione da' poeti e dagli storici medesimi sol valore, e sulle gesta delle Amazoni, che la loro, esistenza sembra es- tà) De antiqu* et sii. Calab. cap. xxn.

(b) Div* instit* lib* ì.

(c) Noci. Au. iib u eap*