Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/338

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venire gli effetti di questi naturili avvenimenti, dando a credere, che Api non doveva, aè voleva restare io questo mondo che per qualche tempo. Sotto Tolo meo J*ago la spesa y che fecesi per li funerali di questo dio f accese a più di cinquantamila scudi. C ambito. raentr* era di ritorno dalla sua infelice spedizione contro gli Etiopi,

  • endo veduto tutto V Egitto in dimostrazioni di alle-

grezza, perchè erasi ritrovato il novello Àpi j e credendo do egli che volesse farsi insulto alla sua disavventura t fece frustare i sacerdoti di questo dio, ed uccise il.bo- ve, che a sentimento de* sacerdoti Egizj, erasi ben pre- sto disgustato di stare nel Mondo.

18. Jrgonumti» Questa spedizione tanto decantata dagli antichi Storici, Mitologi e Poeti, avvenne 1226. anni avanti 1* era cristiana (a). La gelosa ambizione di Pelia, zio uterino di Giasone, diede motivo a questa impresa (b)< friasone era un giovane ben formato di corpo e di spi- rito. Volendo eseguire la voce di un' oracolo, eh 1 egli aveva consultato, recossi à Jolco, ove trasse a se gli sguardi e la benevolenza di tutto il popolo * Pelia per assicurarli V usurpato trono, meditò di fair perire V ardi- lo giovane, invogliandolo della conquista del vello <T oro, sfumiti, come dice Giustino, inferitimi viri, mi 0* pericolo tam longae nauigaiionis, aut ex bello tam profundac harbariae.

Varie sono le opinioni sul vero oggetto, che attiro gli argonauti nella Colchide. Diodoro di Sicilia (c), «ho scrina

(f) Pei**- Jtsff. temp. art. % 0 lib. i # et *. (b) Daret. Phryg. Hist. de E scià. Troj. in pri** 9 ìu$tin.lib. Xlfl^, itw