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logia fissa questo avvenimento trentacinque anni avanti guerra di Troja. Nota 18.

Arianna, figlia di Minosse, re di Creta. Sorpresa alla bella presenza di Teseo destinato a combattere il minotauro, e divenirne per avventura la preda, gli diede gomitolo di filo, per mezzo del quale il greco eroe, dopo aver vinto quel mostro, uscì dal labirinto.

Partì da Creta, conducendo seco la sua liberatrice; ma abbandonò poscia su di uno scoglio nella isola di Nasso. {Bl|Bacco|905184}}, pervenuto colà, poco tempo dopo, per consolarla della infedeltà del suo amante, la sposò, e le fece il dono di una corona di oro, capo d’opera di Vulcano, che fu poi collocata in Cielo nel numero degli astri.

Arione, poeta lirico ed eccellente suonator di leuto (altri dicono di cetra ed altri di lira). Nacque in Bitimna nella isola di Lesbo. Visse lungo tempo alla corte di Periandro, re di Corinto, ed insieme con questo fece un viaggio in Italia, ove i suoi talenti musici furono largamente ricompensati. Mentre faceva ritorno a Lesbo, i suoi compagni di viaggio congiurarono di ucciderlo per impadronirsi delle sue ricchezze. Arione di ciò avvertito, chiese loro, come una somma grazia, che gli fosse permesso, prima di morire, di toccare per un’altra sola volta il suo leuto. Essendogli stata accordata la dimanda, si ritirò sulla poppa del vascello, e preso il suo strumento, dopo aver fatto risuonar l’aria de’ più teneri concerti, coronato di una ghirlanda, e col leuto in mani si precipitò nel mare. Molti delfini, sensibili all’armonia di quel suono, ac-