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GIO — 191 — GIO
cràstino; giorno in cui uno è nato: compleanno, genetliaco, giorno natalizio; giorno naturale, o solare: il tempo che scorre da mezzodì al mezzodì susseguente; giorno civile: il tempo che corre dalla mezzanotte alla mezzanotte susseguente; giorno medio: lo spazio di ventiquattro ore, cominciate a contare da qual ora si voglia; giorno artificiale: la durata di tempo dall’alba al tramonto; — del nome: onomastico; — de lavor, giorno di lavoro, •— giorno feriale, lavoratìo, lavorativo; — de festa, giorno di festa, — giorno festivo; — de grasso, giorno grasso; — de magro, giorno magro, o negro; far giorno, aggiornare: — „Mi levo quando aggiorna.“ — „Aggiornava quando ci mettemmo in viaggio;“ de avanti mezo giorno — ore, tempo, ecc.: antimeridiano: — „Le ore antì-timeridiane passano veloci;“ de mezo giorno, meridiano: — „ Giornale meridiano;“ de dopo mezo giorno, pomeridiano; esser a giorno, stare a, o in giorno; esser de giorno in giorno — d’infermi sfidati dal. medico: esser al lumicino, o al moccolino; aspe/arse de giorno in giorno — delle partorienti: essere in giorno in giorno; ligar a giorno, legare a giorno; el giorno de mai più, il primo anno che non è nebbia; pagar el giorno de mai più, pagare colle gomita, — pagare nella valle di Giosafatte; far de note giorno, met. fare della notte giorno; de bel, o de pien giorno, m. avv. di bel, di fitto, o di pieno meriggio; de un giorno al altro, da un giorno all’altro; nel giorno de ogi, al dì d’oggi, al tempo d’oggi; ai miei, ai tui, ai sui giorni, ai miei, ai tuoi, a’ suoi giorni; fra pochi giorni, o fra qualche giorno, a giorni: — „Non è arrivato ancora, ma arriverà a giorni; esserghe come de giorno a note, correrci come dal giorno alla notte; negar la luse del giorno, negare col furto in mano, — negare il pasto ad un oste; sul far del giorno, all’aprire del giorno, — al romper del dì, o del giorno; nel tal giorno, addì, a dì, nel dì tale, o tal altro; le novità dura tre giorni, in. prov. nessuna meraviglia dura più di tre giorni; ogni giorno passa un giorno, m. prov. ogni dì ne va un dì, — ogni giorno ne passa uno; ghe xe più giorni che luganighe, prov. il più corto riman da piedi; el bon giorno se lo conossi de la matina, v. giornada.

Giovani, nome proprio di persona: Giovanni, e come apocope Gian, Gianni.

Giovanin, nome proprio di persona: Giannetto.

Gioventù, sf. gioventù; gioventù, gioventude, gioventute, giovinezza, — per sim. la verde, o la fiorente età, — i verd’anni; la gioventù voi el su sfogo, m. prov. la gioventù vuole il suo corso.

Giovial, agg. faceto, gioviale.

Giòvidi, sm. giovedì; giovidi grasso, berlingaccio, giovedì grasso.

Giovinastro, sm. gìavanastro, giovinastro.

Giovine, sm. giovane; commesso; lavorante; agente; tavoleggiante; giovine ozioso vedo pedocioso, prov. giovane ozioso, vecchio bisognoso, — chi mangia la midolla coi denti mangia la crosta colle gengive, — chi ride in gioventù piange in vecchiaia, — chi non fa bene in gioventù stenta in vecchiaia, “— gioventù in olio, vecchiezza in duolo; i giovini poi, i veci devi morir, prov. de’ giovani ne muor qualcuno, de’ vecchi non ne campa niuno, — si muore giovani per disgrazia e vecchi per dovere; chi impara de giovine no dismentiga de vedo, prov. in gioventù bisogna acquistare quel che in vecchiezza ti può giovare.

Gioza, sf. goccia, gocciola, scandello; met. inezia, nonnulla, pocolino, zinzino; mensola; gioza picola, stilla; aver la gioza, aver la gocciolina: — „Non avrei creduto che ne’ miei vecchi giorni avrò la gocciolina e che mi toccherà a stare tutt’il dì colla pezzuola al naso. — „Ha la gocciolina! Sfido io! annasa tabacco;“ fin l’ultima gioza, met. fino ad un quattrino, — sino al finocchio: — „Gli ho restituito fino ad un quattrino;“ a gioza a gioza se impmissi la Una, prov. a granello a granello s’empie lo staio e si