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POE - 334 — POL
animale immondo, o animale suino, porco — sus scrofa domestica; maiale, si dice al porco domestico evirato, e verre, o verro, a quello che si lascia per razza; met. dissoluto, lascivo, libertino-; libidinoso, licenzioso; porco, sudicione; stata de por chi, porchereccia, porcile, stalluccio; porco saloadigo, apro, ciacco, cignale, cinghiale — s.ws aper, — de 13. Antonio, asello, onisco, porcellino di terra, o porcellino terrestre — oniscus mùranm; porco che ga ’l paniz, porco panicato; esser per i porchi, met. esser a cestoni, o a misura di crusca, — esserne da abbellirsi, o esserne da dare e da serbare, — esserne a misura di crusca, o esserne per il manico e per il mestolo, o esserne per le sette peste; far la vita del porco,. o far la vita del beato porco, met. fare la vita del beato porco, — far l’arte di Michelaccio; far el su porco dover, o far la parte del su porco dover, far la parte dell’obbligo suo, o far la parte del suo dovere; no aver pascola i porchi assieme con uno, met. non stare a ribecco con quel tale; grasso come un porco, grasso bracato, o grasso come un beccafico, e con modo baSso: grasso come un porco; come un .porco — nel senso di sudicio: pulito come un baston da pollaio; bever come, un porco, v. bever; saver una roba cani e porchi, v. can; mercante e porco se pesa dopo morto, v. mercante; pesse porco, v. pesse.

Porcon, agg. e sm. porcone; gaglioffo; vigliaccóne.

Porcospin, sm. zi. porco spino, riccio — herinaceus europaeus, quello piccino che si trova anche ne’ nostri luoghi; istrice — histrix cristata, quello più grande, i di cui pungiglioni servono a far asticciuole, ecc.

Poro, sm. bot. porro — allium porrum-, poro salvadigo, ampelopraso, porrandelio — allium vineale; poro co la tèsta grossa, porro capacciuto; poro su le man, porro, verruca; pien de pori, su le man, porroso.

Porofigo, sm. chir. condiloma.

Porta, sf. porta, uscio; porta picola — delle chiese, e simili: porta di fianco, o porta laterale; porta ser creta, porta falsa, o porta segreta; specie di porta in alcune grandi botti, mezzule; fora de la porta, sul pianerottolo; bater la porta, picchiare all’uscio; dar una sbatuda de porta, o sbater la porta, fare un’usciata; menar su e zo la porta, met, star colle mani in mano, o star colle mani a cintola; co la xe dentro de la porta — la moglie — bisogna tignirla o drita o storta, le mogli si tolgono a vita, non a prova; per chi por ta la porta xe sempre verta, e chi no porta parta, che no me importa — bisticcio popolare: per chi porta è porta aperta, e chi non porta parta, non m’importa — ch’è su per giù il latino: veniat hospes quisquis profuturos est; no ti ga porta a casa tua? che equivale al can e vilan no sera mai la porta, m. prov. cani e villani lasciano sempre l’uscio aperto; ciave de oro verzi. ogni porta, v. ciave; chi no ga cossa far che meni la porta, v. far; esser fra la porta ’l muro, v. muro.

Portà, agg. dedito, inclinato, portato, propenso.

Portacapeì, sm. trabiccolino.

Portada, sf. portata; portada de un bastimento, allaggio.

Poressa, sf. zi. lo stesso .che granziporessa.

Porpora, sf. zi. specie di mollusco — murex trunculus,

Portador, sm. portatore.

Portadura, sf. portatura.

Portafiori, sm. scalèo.

Portafolio, sm. portafogli, portafoglio.

Portafruti, sm. fruttiera.

Portaguanti, sm. guantiera.

Portalapis, sm. matitatoio.

Portantina, sf. bussola, lettiga.

Portaovi, sm. ovarolo, uovarolo

Portapan, sm. panattiera.

Portar, va. portare, recare; condurre: — „Go portà a spasso i fioi. = Ho condotto a passeggio i bimbi;“ comportare, reggere: — „Vino che comporta molt’acqua;“ portar via, confiscare; rubare; fare i funerali; tu