Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/554

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MAE - 553 — MOV

Marmo, aggiungasi: chi che lavora robe de marmo, marmista.

Maron, aggiungasi: far maron soli mi piè bel, fare come il pecorino di Dicomano.

Mascara; dopo le maschere, aggiungasi: per la ’ capra Giovanna, o per l’anno di capra Giovanna.

Masinar, aggiungasi: bisogna masinar co piovi, m. prov. macina mentre che piove, che di cesi pure alla latina:. durn pluit mulendum.

Mato; diventar mato, aggiungasi: far anagramma del cervello, — andare in villa colla brigata, — aver dato il cervello e rimpedulare; correggasi: licitum est semel in anno insanire; — Dulce est decipere in loco.

Mazo, aggiungasi: aver tute le carte del mazo, m. avv. de’ giuocatori: aver incinghiata la mula: — „Vince sempre e non ci vuol studio: ha incinghiata ogni volta la mula

Medaie, sfp. aggiungasi: met. figli, marmocchi.

Meno, avv. manco, meno; far de meno, astenersi da, — fare a meno, o fare di meno; in meno che, in meno di che, in poco d’ora, in un subito; al meno, al men che sia, al meno, al meno meno, a tutto il meno, alla meno; per el meno, per lo meno.

Menomar, va. diminuire, menomare, scemare.

Mente, sf. mente; vignir a mente, andare, cadere, venire a mente; saver a mente,. sapere a mente, e met. conoscere a menadito; saver ben a mente, sapere per lo senno a mente; far vignir a ’mente, rammemorare, ridurre alla mente

Mentre, avv. mentre, in quel mentre, in quel benedetto mentre.

Mestier, pag. 256, ultima linea: correggasi: chi voi far un mestier, ecc.

Mezo, aggiungasi: impiantar in mezo, met, lasciare in tronco: — „Non aveano con che pagarlo ed ei lasciò in tronco il lavoro.“

Miaulada, sf. miagolio, miagolo.

Mìel, aggiungasi: cavarghe ’l miei a le ape, castrare le arnie; cavar el miei fora de la zera, smelare.

Misura, aggiungasi: fora de qualunque misura, met. sopra ogni agguaglio: — „Birbante sopra ogni agguaglio “

Moia, aggiungasi: mola de soto del molin, fondo; mola de sora, coperchio.

Molestar, va. importunare^ molestare tediare.

Moribondo, agg. moribondo; esser moribondo, essere in termine di morte.

Morto, aggiungasi: ti ieri morto ? detto scherzando a chi è lunga pezza che non si fa vedere: o che ti riponi sott’olio ?

Mostra, aggiungasi: no va ben meterse tropo in mostra, m. prov. cosa troppo vista perde grazia e vista.

Moto, aggiungasi: farghe de moto a un che ’l ne se avizini, ammiccare a sè quel tale.

Mover, aggiungasi: bucicare — ma usasi sempre colla negativa: — „E confinato, in un letto nè si può bucicare.“