Pagina:Documenti principali relativi alla Strada Ferrata dell'Italia Centrale.djvu/49

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cento cinquantamila depositate. Nondimeno riguardo ad alcuno dei tratti parziali della strada dal Po presso Piacenza fino a Parma, da Parma a Reggio, da Reggio a Modena, da Modena per Bologna al piede dell’Apennino, ed infine al ramo da Reggio al Po, la Società potrà presentare i particolarizzati progetti anche prima dell’anno, specialmente volendo approfittare degli studii già fatti, dietro il debito compenso ai proprietarii dei medesimi, per essere approvati dalla Commissione.

In quanto al tratto sull’Apennino, la Commissione, dopo che, percorse le località, avrà prescelta la linea da seguire per giungere a Prato o a Pistoja, prefiggerà alla Società un equo termine per presentarle, sempre dentro l’anno come sopra stabilito, lo sviluppo planimetrico ed il profilo di livellazione della strada col corredo del piano d’esecuzione tanto della galleria principale, quanto di alcune fra le più importanti opere d’arte. Sarà data facoltà alla Società per estrarre gratis dagli Uffizi catastali di ciascuno Stato le mappe che possono occorrere per il tracciamento della strada, unicamente però nella zona ove detto tracciamento ricorra.


Articolo 46.

[Termine3 per l'incominciamento dei lavori.]

Entro il termine di un mese da che i progetti della Società saranno stati definitivamente approvati dalla Commissione, verrà posta mano alla costruzione della strada ferrata da cinque parti, cioè da Piacenza a Parma, da Parma a Reggio, da Reggio a Modena, da Modena a Bologna e fino al piede dell’Apennino. Rispetto al tratto in questo monte, siccome la parte del progetto, che occorre per por mano all’opera, è da approntarsi a forma del precedente articolo 45; così i lavori dovranno essere incominciati possibilmente subito dopo l’approvazione della Commissione, e condotti a termine nell’ordine stabilito dall’articolo 6 (b) della Convenzione, in quel varco più scabroso su tutta la linea.