Pagina:Dodici monologhi di Gandolin.djvu/29

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la mano dell’uomo 23

E questo ancora è niente. Non sono che riflessioni secondarie, poichè la nobiltà della mano è ancora più manifesta in quei teneri legami che formano l’armonia dei due sessi e la base dell’umana famiglia. Le più ardenti passioni, gli amori più fatali, sono sempre incominciati col concorso di due estremità.

Chiedo scusa, o signori, se per un momento mi mostro turbato e commosso.... prego, non si disturbino.... passa subito.... Non è niente. Sono ricordi che passano, ricordi del mio primo e quasi unico amore. Una sera, in un’onesta famiglia, almeno pareva onesta.... prendevo parte ai giochi innocenti che sono sempre stati la mia passione. Già io non ho che una sola passione: il gioco, il vino e le donne.

Quella sera, dunque, mentre si giuocava all’anello, un angelo di ragazza.... era bionda come l’oro.... bionda come.... come si chiama.... (pausa). Basta! quest’angelo, dicevo, venne a presentarmi l’anello, chiuso fra le sue palme delicate. Aveva due manine.... così.... La guantaia era stata costretta a inventare un numero che finora non si conosceva: il