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cro Cenobio, ma non ebbe la consolazione di vedere i religiosi, giusta i suoi santi desiderii, poi­ché, rapito dalla morte, l’anima sua benedetta se ne volò al Cielo. Dopo la morte di Bartolomeo tutta l’amministrazione del nascente edificio rimase presso il pio Sacerdote Domenico, il quale con molta religiosità menò innanzi l’opera già intra­presa con somma soddisfazióne de’ Cassanesi e di tuffi gli altri divoti di Maria (7). Per la erezione canonica della comunità religiosa, che si desiderava istallare nel santuario della Madonna degli Angeli, era necessaria l’autorità e l’approvazione pontificia, perciò lo stesso Sacerdote Domenico, l’Università di Cassano (8) previo il consenso, ed il beneplacito dell’Ordinario, per mezzo dell’illustre signore Giulio Antonio Ursini Duca d’Atri e padrone di Cassano, il quale contri­buì molte largizioni al sopraddetto edificio, già si ottenne la Bolla di fondazione, la quale qui fedelmente si trascrive in italiano