Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/148

Da Wikisource.
138 don chisciotte.

il colloquio per non lasciarsi sfuggir parola che chiarisse il padrone stesso di quell’imbroglio ch’egli aveva ordito.

Stavano in questi ragionamenti quando furono raggiunti da un viaggiatore che venia dietro a loro per la medesima strada sopra una cavalla bellissima, coperto di un gabbano verde di panno fino, con gherone di velluto lionato e con montiera dello stesso velluto. I fornimenti della cavalla erano da campagna e alla ginetta con colore pavonazzo e verde: portava una scimitarra moresca pendente da una larga cintura trapunta d’oro, ed i borzacchini erano dello stesso lavoro: gli sproni non erano dorati ma coperti da una vernice verde, sì tersi e bruniti che facendo rilievo al lavoro del vestito apparivano più belli ancora che se fossero stati d’oro purissimo. Questo signore salutò cortesemente don Chisciotte e Sancio, e spronando poi la cavalla se ne passava a dilungo, ma don Chisciotte così gli rivolse la parola: — Gentil signore, se vossignoria batte questa medesima strada e non ha gran fretta, sarebbe per noi un