Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/181

Da Wikisource.

capitolo xix 171

diritto ai genitori; e se alle giovani si lasciasse libera la scelta degli sposi una si mariterebbe col servitore di casa, ed altra con quello che vedesse passare per la strada, e che avesse l’aria di albagioso e galante, fosse pur anche null’altro che uno sguaiato spadaccino. L’amore accieca facilmente gli occhi dell’intelletto, i più necessari per eleggere lo stato, ed è facile l’inciampare in quello del matrimonio che più degli altri ha bisogno di fino discernimento e di particolar favore del cielo perchè riesca in bene. Uno che imprenda lungo cammino, quando sia fornito di prudenza, cerca prima un sicuro e geniale compagno con cui accontarsi: e perchè non deesi regolare in tal modo chi ha da percorrere lo spazio dell’intera sua vita? e Unto più che la sua compagnia ha da essergli indivisibile in letto, alla mensa, da per tutto, com’è dovere della moglie rispetto al marito. Una moglie non è altrimenti mercatanzia che comperata una volta si restituisca, si ritorni o si cambii, ma dura sino alla morte: è un cappio che messo al collo una volta si tramuta nel nodo gordiano, il quale non si scioglie senza tagliarlo, ed inutile è ogni sforzo per isciorlo. Molte e maggiori cose potrei dire su questo argomento se non fosse il desiderio in cui sono di sapere se altro rimanga a dirci dal signor dottore intorno alla istoria di Basilio„. Lo studente o baccelliere o dottore, come lo chiamò don Chisciotte, rispose che altro non gli restava da soggiungere se non che Basilio dal momento in cui seppe che al ricco Camaccio si faceva sposa Chilteria, più non fu visto a ridere nè udito dir cosa a proposito: sempre mesto e pensieroso parla fra sè, e dà certi e chiari indizi di essere uscito di senno: poco mangia e poco dorme; le frutte sono il suo cibo, e la nuda terra, come se fosse un bruto, è il luogo dove dorme se però dorme; alza gli occhi al cielo di tanto in tanto, e talvolta li fissa in terra così stupido e assorto che giudicherebbesi statua se il vento non facesse svolazzare i panni del suo vestito: in fine dà tali segni di aver trafitto il cuore, che tutti noi temiamo pur troppo che il che dimani pronunzierà la bella Chilteria sarà la sentenza della sua morte. — Non vi saranno tanti malanni, disse Sancio, chè Dio manda il male e la medicina; nessuno sa quello che ha da essere; da qui a dimani passano molte ore; in un momento casca una casa; nello stesso dì piove e apparisce il sole; un tale va la sera a letto sano e di buona voglia, e ’l giorno dopo si può appena muovere. Favoriscano dirmi: vi è qui alcuno che vanti di avere posto un chiodo alla ruota della fortuna? no certamente, e fra ’l e ’l no di una donna non mi arrischierei di mettere una punta di ago perchè non ci capirebbe. S’egli è vero che Chilteria ama Basilio, io do a lui un sacco di buona ventura;