Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/183

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capitolo xix 173

lestezza moderna e la mia scuola, confido che non sia ancora nato un uomo che mi astringa a voltare le spalle, anzi che non sia da me costretto a fuggire. — Io non so di voltare o no le spalle, replicò l’addottrinato, tuttochè addivenire potrebbe che dove per la prima volta conficcaste il piede vi attendesse la sepoltura, e voglio dire che voi restaste morto senza bisogno di tante lestezze e di tante scuole moderne. — Ora si vedrà, rispose Corcuelo: e smontato dal suo giumento, cavò fuora con furia una di quelle spade che il maestro portava sul suo. — La cosa non deve andare di questo modo, disse don Chisciotte a tal punto; chè io voglio esser il maestro di questa scherma e il giudice di questa molte volte agitata e non mai decisa quistione„. Smontato da Ronzinante, e presa la lancia, si pose in mezzo alla strada quando già il dottore con bella positura di corpo e con passo composto se ne andava ad incontrare Corcuelo, il quale veniva alla volta sua gettando, come suol dirsi, fuoco dagli occhi. Gli altri due contadini della compagnia, senza smontare dalle asine, servirono di spettatori alla mortale tragedia. Le coltellate, le stoccate, i soprammani, i rovesci e le imbroccate che tirava Corcuelo erano senza numero; più spesse che nebbia, più minute che gragnuola. Assaliva come un attizzato leone, ma gli usciva all’incontro una stoccata coi bottone della spada del mae-