Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/238

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queste si acquista, se non dovizie, almeno più onore che colle lettere, il che io ho detto molte altre volte; e tuttochè sieno al presente in credito le lettere più delle armi, ciò non ostante i guerrieri si rendono superiori ai letterati con non so che di splendore che li fa prevalere. Quello che adesso vi dico, o buon giovane, scolpitevelo bene in mente, chè vi riuscirà di molto profitto e consolazione nelle fatiche: allontanate sempre il pensiere dai contrarii successi che vi potrebbero colpire, il peggiore dei quali è la morte; ma ricordatevi che quando questa arrechi gloria, è la migliore ventura. Sappiate che fu chiesto a Giulio Cesare, quel valoroso imperatore romano quale fosse la miglior morte: La impensata, la repentina, rispos’egli: e benchè la sua risposta sia stata da gentile, con tutto ciò disse bene, per rispetto all’evitare le angoscie che prova l’uomo nel morire. Presupposto il caso che vi ammazzino nella prima scaramuccia o con un tiro di artiglieria o con una mina, che importa? tutto è un morire; ed è finita la commedia; anzi al dire di Terenzio, fa di sè miglior mostra il soldato estinto sul campo, che vivo